La Riprogrammazione Posturale Globale ha come obiettivo il ripristino globale dell’equilibrio statico e dinamico del corpo, compromesso da meccanismi di difesa.

La Rieducazione Posturale Globale si basa su tre principi fondamentali:

Individualità: ogni individuo è uguale solo a se stesso, e assume una varietà di adattamenti posturali che rispondono in maniera soggettiva ai molteplici stimoli. Pertanto la tecnica non può essere standardizzata perché ognuno presenta adattamenti differenti in quanto soggetto attivo a livello conscio e inconscio dei propri riflessi.

Causalità: dietro ogni trattamento c’è sempre un ragionamento clinico che mira alla ricerca del fattore scatenante il dolore. Con la somministrazione di terapie antalgiche si tratta la sintomatologia dolorosa ma non la causa. In tal modo si instaureranno compensi adattivi  patologici sempre maggiori che possono determinare dei nuovi dolori lontani dal punto di origine. Si devono pertanto eliminare tutti i compensi instauratisi nel tempo. Lo studio attento del paziente, biomeccanico e non solo, riesce sistematicamente a risalire alla causa del dolore.

Globalità: per ricreare l’equilibrio perduto è necessario lavorare attivamente su tutta la struttura osteomuscolare del rachide, degli arti superiori ed inferiori strettamente correlati ad esso. E’ evidente, quindi, quanto sia importante combattere ogni tipo di patologia agendo sul corpo nella più totale globalità, al fine di eliminare dolore e causa del sintomo.

Ricreando il giusto equilibrio corporeo si previene, inoltre, la possibilità di successive patologie e si dà alla persona la possibilità di interagire con l’ambiente esterno nel modo più libero possibile, con giusta conoscenza e consapevolezza della spazialità del proprio corpo.

La Riprogrammazione Posturale Globale è rivolta a:

  • Portatori di algie (dolori) vertebrali cronici o acuti di origine reumatologica o traumatica (ex. Spondilartrosi, ernia del disco etc.);
  • Dolori e patologie articolari degli arti superiori e inferiori (ex. coxartrosi etc.);
  • Contratture muscolari – Squilibri vertebrali ed eventuale sintomatologia (ex. Ipercifosi, lordosi e scoliosi etc.);
  • Disfunzioni respiratorie – Postumi di traumi e malattie neurologiche;
  • Deviazioni e deformazioni ortopediche nell’adulto e nell’adolescente (ex. Piedi piatti, cavi; ginocchio valgo o varo etc.);
  • Ripercussioni sullo schema corporeo dovute ad alcune malattie psicosomatiche;
  • Riequilibrio muscolare dello sportivo;
  • Preparazione al parto.

I bambini, a partire dall’età di otto anni, ne traggono un largo beneficio in funzione di una miglior coscienza dell’immagine e dello schema corporeo; e così gli adulti che, pur in assenza di dolori o altri sintomi,vogliono ottenere un miglior equilibrio e vivere in armonia con il proprio corpo.